Biografia
Nato nel 1954 e vissuto fino all’età di 19 anni a Caraffa di Catanzaro, per motivi di lavoro mi sono trasferito dopo il conseguimento della maturità tecnica a Rossano, la nota città bizantina dell’Alto Jonio Cosentino, dove tuttora vivo.
La passione per l’arte è iniziata nelle sue variegate forme, disegno, pittura, musica, nonché aspetti organizzativi legati ad eventi artistici e musicali.
La prima mostra di disegni e tempere risale al 1969, quando ero poco più che quindicenne, nelle sale della Scuola Media.A Rossano ho lavorato come tecnico specialista di automazione nella Centrale di produzione ENEL e nel corso degli anni ho avuto l’opportunità di conoscere e frequentare artisti e letterati della città bizantina, consentendomi di entrare a far parte di un gruppo di artisti del territorio e grazie alla conoscenza di Salvatore Bugliaro, storico e critico d’arte, nonché di Settimio Ferrari, critico d’arte ed editore, ho realizzato la prima mostra d’arte personale.
A seguito dell’esperienza e la realizzazione di tante iniziative artistiche, mostre personali e collettive, ho fondato a Rossano nel 1994 il “Centro Arte Club”, luogo e punto di riferimento per incontri artistici e interscambi culturali.
Le attività svolte in oltre 25 anni, sono innumerevoli, che vanno dalle mostre personali e collettive alle mostre itineranti, dall’istituzione della scuola d’arte agli incontri tematici.
Nel corso degli anni ho contribuito a indirizzare tanti giovani nel mondo dell’arte e contribuire all’affermazione di altrettanti artisti attraverso importanti iniziative.
Nei primi anni ’90, contattato dall’Amministrazione comunale di Rossano, ho ricevuto il prestigioso incarico di programmare e realizzare nei mesi estivi un calendario di eventi artistici, culturali e di spettacolo presso la restaurata Torre Sant’Angelo, luogo diventato successivamente e per sei anni consecutivi ritrovo di appuntamenti per l’arte e la cultura, molto importante non solo per la città rossanese ma per tutto il territorio del circondario ed oltre.
Ciò mi ha colmato d’orgoglio e soddisfazione, sebbene l’estenuante lavoro di pianificazione, programmazione e realizzazione mi abbia impegnato per tutto l’anno, privandomi del tempo libero e delle sue estati, ma la convinzione e l’entusiasmo per il fermento artistico e culturale creato mi farebbe ripetere senza indugio gli stessi sforzi.
Rivolgo un pensiero di gratitudine all’amata consorte Carmela e alle figlie Deborah e Stefania, presenze determinanti nella sua ricerca artistica e per avermi sempre spronato alle iniziative.
Infine, ricordandomi del pensiero di Claude Monet, “faccio quel che penso per esprimere ciò che provo”, tento di esprimere il complesso universo di sentimenti con la pittura, attraverso luci, forme, colori, paesaggi, figure ed oggetti immersi nell’astratto o nel concettuale.
in costruzione
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